sabato, dicembre 09, 2006

Il lato B


Sarà che sono già passati tre mesi di Lituania, saranno le migliaia di domande che ricevo al riguardo, sarà semplicemente che questo è periodo di esami, ma effettivamente è giunto il momento di affrontare il discorso e parlarne: la scuola.

L'università lituana non è poi così diversa da quella genovese o italiana in generale, anche se esiste qualche sensibile differenza che salta all'occhio subito.
In primis, gli uffici funzionano, quando si ha bisogno di qualcosa lo si può ottenere tutti i giorni e senza troppi sbattimenti, una peculiarità che ai miei colleghi non pare poi così eccezionale ma che a me fa ripensare alla procedura per l'Erasmus che si era abbattuta su di me a Genova. Meglio passare oltre.

L'università intera è bilingue, e il fatto è che l'inglese te lo insegnano veramente. Probabilmente questa è una conseguenza dovuta alla struttura propria delle lezioni: le classi sono tutte, e sempre, da 15 o 20 persone al massimo, con un professore che può avere la possibilità di conoscere personalmente ognuno, senza trovarsi di fronte a una massa di 150 studenti come purtroppo avviene in Italia. Inoltre, il professore dell'università lituana di mestiere fa, incredibile ma vero, il professore, e non l'avvocato (ma puoi sostituire con chirurgo - politico - giudice - caporedattore - tuttologo), caratteristica questa che gli permette di esercitare a tempo pieno quello che la sua professione gli richiede (e cioè, essere al servizio dell'istruzione degli studenti) senza approcciarsi come l'ultimo Dio-sceso-in-terra.

Ovviamente c'è qualche migliorìa possibile di cui proprio la nostra carissima (e non nel senso degli affetti) università italiana potrebbe essere un buon esempio, come nella modalità di esame (qua l'orale quasi non esiste). Oppure nel caso del calendario degli appelli, piuttosto rigido in Lituania, e che crea qualche problema quando non si supera un esame.

E' finito ieri il primo semestre, adesso per due settimane saranno giorni di esami, domeniche comprese (!). Inizierò a prepararmi adeguatamente da questa sera, andando a visitare il dormitorio di un'altra università di Kaunas.

La classe di Lituano sopra, quella di Inglese sotto.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ci credo! Aspettavo baldanzoso questo momento, certo che non sarebbe mai arrivato. E invece....basta, da oggi non ho più motivo di seguire Diary of a Baltic Man.

Anonimo ha detto...

Fratello hai parlato per caso di pratiche Erasmus? mi ci sto imbattendo in questi giorni... la presentazione dell'Italia che hai messo è molto realistica!sballottolamento e scaricamenti di barili vari a gogo!!! Ti penso sempre anche se nn ti scrivo mai...lo sai cm sn!!! nn credo che avrò la tua stessa volontà nello scrivere un blog su Lisbona...A presto!!!

Marco ha detto...

Dai Leuniju ho esagerato non è così difficle...alla fine devi andare in corso Podestà a farti dare tutti i fogli. Poi, a Savona a farli firmare, dopodichè in via Balbi a farli approvare. Farai 45 minuti di coda, poi ti diranno che non possono accettarli perchè prima devi sicuramente pagare un bollettino postale. A quel punto lì è notte, la posta è chiusa, pagherai domani. Torni a Zena, vai a pagare il tuo bollettino dopodichè fili veloce nell'ufficio. Ti fai tutta la coda di nuovo, per scoprire che "purtroppo oggi la tipa non c'è". "Fa lo stesso, devo solo lasciare dei fogli, dici tu". "Si ma solo lei è autorizzata a ritirarli ti risponde la vigliacca". Torna domani, FORSE ci sarà. Ne hai bisogno però il prima possibile, perchè devi portare il foglio che ti devono dare in cambio nel famoso Corso Podestà alla veloce, e quell'ufficio, come ben sai, è aperto solo dalle 13.00 alle 13.15 dei secondi martedì di ogni mese di 31 giorni negli anni bisestili. Cominci a credere che non sarai mai a Lisbona, ti rendi conto che forse è un segno divino, ma quando finalmente avrai portato a termine il tuo cammino sul Calvario vedrai lo spettacolo di Lisbona, e chi ci pensa più alla tipa di Zena che non era mai in ufficio. Disfi i bagali, e cosa salta fuori? Il foglio che dovevi ASSOLUTAMENTE consegnare, oh perbacco!
Lo usi per scriverci dietro i nomi dei locali più fighi di Lisbona.

Inventerò un modo per venire a trovarti promesso. Trovala la volontò di scrivere su un blog!

Anonimo ha detto...

Quelli sopra sono erasmus, quelli sotto sono lituani? Nelle foto intendo...

Anonimo ha detto...

Non ci posso credere!!!!! allora è vero che fai l'università in Lithuania!!!!

Marco ha detto...

Ebbene si, sotto sono l'unico immigrantes.