Tempo di voli più che immaginari, di notti passate a spulciare qualsiasi bassifondo di sito nella speranza di trovare l'offerta del secolo nascente. Il compri-ora-ti-paghiamo-noi.
Effettivamente gennaio è clamorosamente vicino, me ne sono accorto un attimo fa quando ho visto l'agenda sul telefonino. E gennaio vuol dire coming back, vuol dire pensare prima di tutto a un viaggio nel posto più visto di sempre ma che in questo momento è il più lontano.
?Perchè tornare? E perchè "non tornare"? Tutti qua se ne torneranno a casa intorno al 20 dicembre, la legge del "Natale con i tuoi" è la più internazionale. Tutti, tranne me e Paolo. Maledetti italiani.
Ho pensato spesso a come e quando tornare per qualche giorno in Italia. Ho pensato soprattutto SE tornare. Una riflessione che può suonar male, d'accordo, ma ogni momento qua regala cose indescrivibili, che mi tormenteranno quel maledetto giorno che non ci saranno più.
E allora l'altro piatto della bilancia si è immediatamente riempito di quel paio di esami da dare in Italia, delle mie montagne che ho bisogno di rivedere con gli sci ai piedi, di qualche concerto da fare e, soprattutto, di quella massa infinita di materia umana che non vedo l'ora di rivedere.
Logica conseguenza, un navigare in internet spocchiosamentemacchinoso che si concluderà la prossima notte, spero positivamente.
Nel frattempo, il danno è già irrimediabilmente avvenuto. La combinazione low cost + periodo interessante + buona compagnia + meta "esotica" ha avuto la meglio su di me. E nella mia casella mail è appena arrivata, baldanzosa, la ricevuta.
3 commenti:
Non provare a lasciarci qui tutti soli nella pausa didattica. Ti vogliamo per qualche sbronza e serata come i vecchi tempi. Somaz.
Leggo bene? Kiev?
Leggo bene? Torni?
Rispondo: Asssttteeeccccaaa!!!
Leggi benissimo e rispondi ancora meglio. Già già!
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