venerdì, dicembre 29, 2006

Divorzio forzato


Le mie domeniche pomeriggio, la maggior parte delle mie serate...dove sono? Sembrano tempi lontani, attimi fissati in un quadro mentale che poi scompare quando appare la realtà. L'incredibile orgasmo del perdersi in giri di accordi assurdi, o la forza interiore del ritrovarsi sempre e con qualsiasi clima, l'aspettare di suonare per aspettare di sognare. In una cantina, nel retro di una vecchia chiesa, in una stanza, in solitudine, in 5 o in 12 o in 40, con un sax o con tasti bianchi e neri, rinunciando a tutto ma non a lei.

E invece, adesso è già qualche tempo che devo rinunciarvi forzatamente... La Musica, maronnasanta quanto mi manca suonare... la Lituania, magica forza oscura, per la prima volta nella mia vita è riuscita a separarmi da quello che non è nient'altro che un bisogno primario ed elementare della mia sopravvivenza. E la Lituania, contrariamente a quanto pensavo, non è ancora riuscita a darmi la possibilità di suonare.

Sarà solo per pochi giorni d'accordo, eppure potrò riassaporare il piacere di perdermi in mondi che non esistono, viaggiare con la mente attraverso le mie mani. E' un privilegio troppo grande, e non voglio perderlo un'altra volta.

Ti porterò con me, Musica.

4 commenti:

Asta ha detto...

Si! lo porti in Lituania :)

Anonimo ha detto...

Mamma mia! Romanticismo a Kaunas...
non ti sei portato dietro neanche il flauto delle medie?

Anonimo ha detto...

Conoscendoti, mi sembra impossibile. da settembre che non suoni?

Marco ha detto...

argh, si.